Non basta sciacquare lo spazzolino elettrico: ecco i germi pericolosi che stai ignorando

Il quotidiano utilizzo dello spazzolino elettrico rappresenta un gesto fondamentale per la salute orale ma, nonostante la sua diffusione e l’automatizzazione nei movimenti di pulizia, spesso viene sottovalutata l’importanza di una corretta igiene dell’apparecchio stesso. Limitarsi a sciacquare con acqua corrente può rimuovere residui visibili di dentifricio e particelle di cibo, ma non garantisce la totale eliminazione dei microrganismi che popolano le setole e le parti interne dello spazzolino. Questo aspetto è particolarmente rilevante alla luce di recenti studi che hanno messo in evidenza l’ampia diversità di germi, batteri e perfino virus presenti anche sugli strumenti considerati all’avanguardia per la cura orale.

La microflora nascosta: batteri, virus e altri contaminanti

Numerose ricerche hanno dimostrato che le setole dello spazzolino elettrico possono ospitare una vasta gamma di microrganismi, provenienti sia dalla bocca sia dall’ambiente circostante. Nel corso di uno studio innovativo, sono stati identificati oltre 600 tipi differenti di virus sugli spazzolini e sui soffioni delle docce. Sebbene la maggior parte di questi virus non sia dannosa per l’essere umano — si tratta in particolare dei cosiddetti micobatteriofagi, capaci di attaccare batteri specifici come quelli responsabili della tubercolosi o della lebbra — la loro presenza attesta la straordinaria complessità microbica che caratterizza oggetti di uso quotidiano.

Non meno rilevanti sono i batteri: dopo ogni utilizzo, residui di microbi provenienti dalla cavità orale si depositano tra le setole. Alcuni di questi, come lo Streptococcus mutans o le specie di Porphyromonas, sono direttamente coinvolti nelle patologie parodontali o nelle carie dentali. L’ambiente caldo e umido del bagno, unito all’accumulo di residui organici, rappresenta il terreno ideale per la loro sopravvivenza e proliferazione.

Un ulteriore fattore di rischio è la possibile contaminazione con batteri fecali, specialmente se lo spazzolino è posizionato vicino al water: il semplice gesto di tirare lo sciacquone genera aerosol microscopici che possono depositarsi sulle superfici degli oggetti esposti, spazzolino compreso.

Errori comuni nella manutenzione: cosa favorisce i germi?

La convinzione che risciacquare energicamente lo spazzolino dopo l’uso sia sufficiente a garantirne la sicurezza non trova conferma nei dati scientifici. In realtà, diversi comportamenti diffusi risultano controproducenti per l’igiene dello spazzolino:

  • Conservare lo spazzolino in ambienti chiusi o con coperture di plastica: questa pratica, assai comune per evitare contaminazioni esterne, crea invece un microclima umido che favorisce la proliferazione dei batteri già presenti sulle setole. L’umidità residua impedisce l’asciugatura e offre l’habitat ideale ai germi resistenti.
  • Posizionare lo spazzolino troppo vicino al water: come già ricordato, gli aerosol prodotti dallo sciacquone possono veicolare batteri nocivi (tra cui possibili agenti patogeni intestinali) sulle superfici circostanti e quindi anche sullo spazzolino.
  • Non cambiare regolarmente la testina: una permuta troppo rara lascia che i microrganismi si accumulino e diventino più resilienti, oltre a peggiorare la capacità detergente delle setole logore.
  • Non lasciarlo asciugare all’aria: la mancata aerazione mantiene l’umidità e allunga i tempi di sopravvivenza dei microbi.

A ciò si aggiunge un altro errore: disinfettare troppo spesso con prodotti antibatterici aggressivi. Se lo spazzolino viene trattato costantemente con disinfettanti chimici, non solo la plastica e le setole rischiano di degradarsi, ma si può favorire lo sviluppo di resistenze microbiche, rendendo più ardua la lotta contro le infezioni.

Germi potenzialmente pericolosi nascosti nelle setole

Al di là delle forme microbiche prevalentemente innocue, gli studi hanno isolato anche ceppi che, in determinate condizioni, possono risultare rischiosi per la salute.

Tra i microrganismi più interessanti troviamo:

  • Staphylococcus aureus: frequentemente presente nelle cavità nasali o nella bocca, può causare infezioni in soggetti immunodepressi, soprattutto se entra in contatto con piccole ferite gengivali.
  • Pseudomonas aeruginosa: tipico dei luoghi umidi, è noto per la sua resistenza agli antibiotici e può causare infezioni in persone vulnerabili.
  • Micobatteri non tubercolari: capaci di sopravvivere a lungo sulle superfici, talvolta associati a infezioni opportuniste.
  • Batteri anaerobi orali: come i Fusobacterium e i Prevotella, implicati in infiammazioni gengivali e parodontiti.
  • Viralità batteriofaga: i virus che aggrediscono specifici batteri possono, indirettamente, alterare l’equilibrio della microflora orale e ambientale.

La quantità di agenti patogeni che un comune spazzolino può ospitare dipende da numerosi fattori, come la frequenza della sostituzione, la posizione nel bagno, le abitudini igieniche generali e la salute della bocca dell’utilizzatore. È bene ricordare che, per provocare infezioni, molti di questi organismi richiedono la presenza di un certo “carico infettante” e spesso sono innocui in individui sani. Tuttavia, in alcune condizioni — ad esempio negli anziani, nei pazienti immunocompromessi o dopo interventi chirurgici orali — i rischi possono aumentare in maniera significativa.

Consigli pratici per una vera igiene dello spazzolino elettrico

Per ridurre in modo efficace la presenza di germi pericolosi è utile adottare alcune semplici ma fondamentali abitudini:

  • Risciacquare sempre lo spazzolino con acqua corrente dopo ogni utilizzo, rimuovendo tutti i residui di dentifricio e cibo tra le setole.
  • Lasciarlo asciugare all’aria aperta, in posizione verticale, lontano da fonti di umidità persistente e successo di altri oggetti, specialmente di altri spazzolini.
  • Non coprire la testina, per evitare la formazione di ambienti umidi favorevoli alle colonie batteriche.
  • Tenere lo spazzolino il più lontano possibile dal water e preferibilmente in un ambiente ben aerato.
  • Sostituire la testina dello spazzolino almeno ogni 2-3 mesi, oppure dopo una malattia infettiva quale raffreddore o influenza.
  • Pulire periodicamente la base dello spazzolino elettrico per rimuovere accumuli di calcare o residui che possono ospitare batteri.

È inutile e sconsigliato ricorrere regolarmente a prodotti disinfettanti aggressivi; l’impiego eccessivo di questi prodotti può alterare la resistenza dei microbi e danneggiare lo strumento. Piuttosto, in caso di infezioni particolari o soggetti a rischio, può essere utile disinfettare periodicamente con una soluzione delicata (ad esempio acqua ossigenata diluita), sempre previo risciacquo accurato dopo il trattamento.

Un’ulteriore attenzione va posta negli ambienti condivisi, come i bagni delle collettività o delle famiglie numerose. Gli studi dimostrano che in questi contesti vi è una maggiore probabilità di scambio microbico tra gli spazzolini, specie se vengono conservati troppo vicini fra loro.

Differenze con lo spazzolino manuale

La maggioranza delle considerazioni igieniche valide per gli spazzolini elettrici si applicano anche agli spazzolini tradizionali. Tuttavia, lo spazzolino elettrico presenta alcune peculiarità: la testina, più compatta, si ricopre di residui con maggiore facilità e la base elettrica può diventare un ricettacolo di sporco umido se non viene pulita regolarmente. Di conseguenza, la manutenzione richiede una certa attenzione supplementare rispetto al modello classico.

L’equilibrio del microbioma del bagno

Va sottolineato che non tutti i microrganismi trovati sugli spazzolini o negli ambienti del bagno sono dannosi. Secondo molti studi, la diversità microbica contribuisce a mantenere un ecosistema in equilibrio, dove le specie patogene sono tenute sotto controllo dalla competizione con quelle innocue o utili, come accade per esempio nel microbioma dell’organismo umano. Un’igiene eccessiva o l’utilizzo sconsiderato di antibatterici può paradossalmente favorire la selezione di batteri resistenti e più aggressivi.

In definitiva, la sicurezza nell’uso dello spazzolino elettrico non si ottiene soltanto con un semplice risciacquo. È necessario adottare una serie di accorgimenti sia nella manutenzione sia nella conservazione, per limitare la presenza di germi pericolosi che potrebbero sfuggire all’attenzione. Solo così si potrà trarre il massimo beneficio dalle più moderne tecnologie per l’igiene orale, senza rischi trascurati per la salute.

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