Leggere la prescrizione degli occhiali può sembrare complicato, ma con un po’ di attenzione, è possibile comprendere facilmente cosa significano i vari parametri. Quando si riceve una prescrizione da un ottico o da un oftalmologo, ci si trova davanti a una serie di numeri e abbreviazioni che, a prima vista, possono sembrare incomprensibili. Tuttavia, sapere come interpretare queste informazioni è fondamentale per scegliere il corretto paio di occhiali e migliorare la qualità della visione.
Ogni prescrizione si compone di diverse colonne e righe, ognuna delle quali rappresenta un aspetto della vista dell’individuo. I numeri presenti nella prescrizione indicano il grado di correzione necessaria per ogni occhio. Generalmente, le prescrizioni sono divise in “OD” per l’occhio destro e “OS” per l’occhio sinistro. L’acronimo “OD” deriva dal latino “oculus dexter”, mentre “OS” da “oculus sinister”. Nel caso in cui sia necessario anche un occhio “amonito”, viene indicato come “OU” (ocularum uterque).
Miopia: comprensione e correzione
La miopia è uno dei difetti visivi più comuni. Chi soffre di miopia vede chiaramente gli oggetti vicini, mentre la visione a distanza risulta sfocata. In una prescrizione, la miopia è indicata da un numero preceduto da un segno negativo (-). Questo valore rappresenta il diottrie, unità di misura della potenza della lente necessaria per correggere il difetto visivo. Ad esempio, una prescrizione di -2.00 indica che l’individuo ha bisogno di lenti che correggano la visione a distanza per quella specifica misura di miopia.
Le lenti correttive per la miopia lavorano curvando la luce in modo che possa focalizzarsi correttamente sulla retina, permettendo una visione chiara anche a distanze maggiori. I sintomi comuni della miopia includono affaticamento degli occhi, mal di testa dopo la lettura e difficoltà a vedere segnali stradali o dettagli lontani. È importante effettuare controlli regolari della vista per monitorare eventuali cambiamenti e aggiornare la prescrizione quando necessario.
Astigmatismo: un difetto visivo da comprendere
L’astigmatismo è un altro difetto visivo comune che può accompagnare la miopia o l’ipermetropia. Chi ha astigmatismo può avere una visione distorta o sfocata sia da vicino che da lontano. Questo difetto è causato da una curvatura irregolare della cornea o del cristallino, il che significa che la luce non si concentra correttamente sulla retina. Nella prescrizione, l’astigmatismo viene indicato da un valore cilindrico (sotto “Cyl”) e da un asse (indicato come “Axis”). Il valore cilindrico è espresso in diottrie e può essere positivo o negativo, a seconda del tipo di astigmatismo.
Il valore cilindrico rappresenta il potere della lente necessaria per correggere l’astigmatismo, mentre l’asse indica l’orientamento della correzione, espresso in gradi. Ad esempio, se la prescrizione specifica -1.50 Cyl e un’asse di 90 gradi, significa che necessita di lenti che curvino la luce in modo appropriato per l’astigmatismo a quella specifica angolazione.
La correzione dell’astigmatismo avviene attraverso l’uso di lenti toriche, specialmente progettate per compensare la curvatura irregolare. Queste lenti aiutano a focalizzare la luce correttamente sulla retina, migliorando la chiarezza visiva per chi soffre di questo difetto. Sintomi come visione sfocata, affaticamento oculare e mal di testa possono essere indicatori di astigmatismo, e una visita oculistica è essenziale per una corretta diagnosi.
Altri fattori da considerare nella prescrizione
Oltre ai valori indicati per miopia e astigmatismo, ci sono altri parametri da tenere in considerazione quando si legge una prescrizione per occhiali. Ad esempio, la distanza interpupillare (PD) è un dato cruciale che misura la distanza tra le pupille degli occhi e garantisce che le lenti siano posizionate correttamente all’interno della montatura. Inoltre, alcuni occhiali possono avere un’indicazione di presbiopia, un difetto che si manifesta tipicamente con l’età e comporta difficoltà nella visione da vicino. In tal caso, si potrà osservare un altro valore indicato come “Add”, che si riferisce alla potenza supplementare necessaria per la visione vicina.
Infine, per chi utilizza occhiali per la visione notturna o per attività specifiche, le prescrizioni potrebbero includere trattamenti aggiuntivi, come lenti antiriflesso, fotocromatiche o polaroid. Queste opzioni possono migliorare ulteriormente la qualità della visione e il comfort visivo, permettendo a chi le indossa di adattarsi a diverse condizioni di illuminazione e ambienti.
Comprendere la prescrizione degli occhiali è il primo passo per investire nella propria salute visiva. Conoscere il significato di miopia e astigmatismo è altrettanto importante per garantire le giuste correzioni e migliorare la qualità della vita quotidiana. Effettuare controlli regolari della vista e mantenere una comunicazione aperta con il proprio ottico o oftalmologo sono pratiche essenziali per ogni persona, non solo per chi ha già un difetto visivo diagnosticato, ma anche per coloro che desiderano prevenire eventuali problemi futuri.